“E se fosse davvero risorto?”

Una bella domanda, che scuote dal profondo il nostro essere cristiani, una “provocazione” che ci pone davanti al cuore della nostra Fede: il mistero pasquale.
Passione, morte e resurrezione di Gesù sono, infatti, al centro della nostra Fede, così che l’essere cristiani ogni giorno si rinnovi proprio in virtù del fatto che Gesù è risorto e vive in mezzo a noi.
La Settimana Santa ci aiuterà ad immergerci nuovamente nell’azione di Gesù, ma anche noi siamo chiamati oggi a chiederci se la nostra vita risplende della luce della resurrezione di Gesù, oppure no.
Torno allora alla domanda: se fosse davvero risorto, cosa cambierebbe nella mia vita? Ovviamente Cristo è risorto, questo è un dato di fatto, ma ciascuno nella sua vita è chiamato a rinnovare la propria adesione a Gesù. Questo rappresenta per noi la Pasqua: un “passaggio” dalla morte alla vita; un passaggio attraverso il dolore di ciò che colpisce la nostra quotidianità; un passaggio che ci aiuta a rialzarci quando vengono meno le forze. Ho messo di proposito le virgolette nel titolo, perché credo che questa sia una domanda che spesso bussa al nostro cuore. Se davvero il Signore è risorto, noi non possiamo vivere bloccati al venerdì santo, sul Golgota, ma siamo chiamati anche noi ad andare al sepolcro, per trovare la pietra ribaltata. A me piace vedere la resurrezione di Gesù, come in questa foto, cioè dal punto di vista interno: una luce che rischiara il buio del sepolcro. Il Signore Gesù non è qui, è risorto, lo possiamo incontrare nelle strade della nostra città, tra le vie da benedire, nei negozi, nelle nostre abitazioni… ma soprattutto nel nostro cuore.
Ogni volta che viviamo la Santa Messa siamo parte viva ed attiva di questa azione del Signore, che si dona a noi perché noi possiamo portarlo ai nostri fratelli.
Sia per noi questa Santa Pasqua un’occasione di rinascita vera, di vedere le cose alla luce di quella pietra ribaltata ed essere anche noi portatori dell’annuncio della Pasqua: “Cristo è risorto, è veramente risorto!”.

don Eugenio

Per leggere e scaricare integralmente la lettera di marzo, potete cliccare QUI (il file è in formato PDF e pesa circa 2,12MB).

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