Immersi in una storia d’amore che sempre ci supera

Dall’11 gennaio sono in mezzo a voi, e, fin dal saluto che mi avete rivolto quella sera, ho sentito il calore della vostra accoglienza e la bellezza di partecipare al cammino di questa “nostra comunità” e di questa bellissima e vivace famiglia.
In questi due mesi ho riscoperto, oltre l’esperienza dei tre mesi estivi che abbiamo condiviso nell’estate del 2012, anche altri vissuti precedenti: attraverso mio fratello Giuseppe e anche attraverso l’amicizia di mio babbo, don Probo. Anche la vicinanza di don Andrea e di don Sergio, come pure il confronto con il carissimo Lino che mi ha arricchito con le sue “provocazioni” e con le testimonianze raccolte nel libro del 50° della parrocchia, mi hanno fatto entrare pienamente nella storia di questa comunità.
Sono, inoltre, tante le persone e gli amici che mi richiamano il bellissimo slogan del 50° della parrocchia, che in questi anni spesso ho portato con me stampato sulla maglietta nei campeggi estivi: “… con gli occhi pieni di volti, le mani pieni di fatti, il cuore pieno di Te!” Come è vero! Ogni persona è un dono, una provocazione, uno squarcio di luce… Anche nelle visite alle famiglie, che abbiamo iniziato da qualche settimana, o nelle persone che in questo tempo abbiamo accompagnato al “piano di sopra”, quanta ricchezza che noi siamo chiamati ad accogliere, conservare e valorizzare!
Ripensando anche a tutti i passaggi della mia vita nelle varie realtà in cui il Signore mi ha portato, mi sono accorto di come tutte sono state per me “un’occasione” di crescita, una spinta a rivedere la mia vita. Nulla mai è avvenuto per caso. Ogni passaggio, cambiamento o incontro mi ha aperto orizzonti nuovi, mi ha aiutato a mettere in discussione le mie sicurezze, a leggere le mie fragilità, a riconoscere il bisogno di operare una conversione e abbandonare le vecchie abitudini e, infine, a verificare le motivazioni delle mie scelte senza dare nulla per scontato.
Questo vale per tutti noi: in questo cammino verso la Pasqua, in questo anno di Grazia del Giubileo, siamo chiamati a prendere in mano seriamente la nostra vita e riscoprire la bellezza e la ricchezza, non solo di quello che abbiamo ricevuto da tutti quelli che ci hanno accompagnati in questi anni, ma anche delle tante realtà, situazioni e mentalità nuove e diverse, che non possono lasciarci indifferenti e alle quali, come Comunità Cristiana, dobbiamo dare una risposta.
Avremo allora la gioia di scoprire che in tutto questo c’è come un filo rosso che unisce ogni cosa e che fa parte della grande storia d’amore di Dio per ciascuno di noi, per tutti coloro che ci circondano, per tutta l’umanità. Una storia di cui siamo tutti responsabili.

Don Giovanni

Per leggere e scaricare integralmente la lettera di novembre, potete cliccare QUI (il file è in formato PDF e pesa circa 2,4MB).

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