Cari amici,

inizia il nuovo anno pastorale con la gioia nel cuore di aver vissuto la Prima Comunione insieme ai nostri ragazzi e poi la Festa di San Raffaele. Ogni volta che ci si trova per un’occasione di festa, la prima parola che mi viene nel cuore è grazie. Grazie al Signore perché tutto viene dalla Sua bontà, grazie a tutti coloro che con disponibilità e servizio rendono possibile lo scorrere della nostra vita quotidiana e delle attività che pian piano stanno ripartendo.

Mi è tornato in mente un libro letto tanto tempo fa di Martin Buber (1878-1965): Il cammino dell’uomo. All’interno c’è una storia intitolata Là dove ci si trova. Si racconta che Rabbi Eisik riceve in sogno di andare a Praga per cercare un tesoro sotto il ponte che conduce al palazzo reale. Questo sogno si ripete più volte e Eisik decide di andarci; lì trova il ponte sorvegliato e per più giorni vi si reca fino a quando il capitano delle guardie gli chiede gentilmente il motivo del suo essere lì così spesso. Con grande candore Eisik gli racconta del sogno e il capitano risponde con una risata: “E tu, poveraccio, per dar retta a un sogno sei venuto fin qui a piedi? Stai fresco a fidarti dei sogni! Allora anch’io avrei dovuto mettermi in cammino per obbedire a un sogno e andare fino a Cracovia, in casa di un ebreo, un certo Eisik, figlio di Jekel, per cercare un tesoro sotto la stufa.” E ride nuovamente. Allora Eisik torna a casa, dissotterra il tesoro e costruisce una sinagoga. A breve entrerà in vigore il Messale con diverse novità: ritocchi al Padre Nostro, al Gloria, all’atto penitenziale, all’Agnello di Dio… Sarà un’occasione importante per rimettere al centro l’Eucarestia e il nostro sentirci partecipi della Liturgia.

La storia di Eisik ci dice che spesso cerchiamo lontano da noi una felicità che molte volte è nel giardino di casa nostra. Perché allora non pensare che anche nelle nostre vie e nella nostra comunità ci siano tesori che attendono solo di essere portati alla luce?

Il mese di ottobre, dedicato al Rosario e alle Missioni, possa aiutarci a capire che ogni cristiano è chiamato alla missione.

In novembre vivremo il ricordo dei nostri cari defunti e l’invito a riflettere con fiducia alla vita eterna, che inizia già quaggiù sulla terra. Poi ci sarà la Giornata della Carità, col Mercatino che avrà forme e modalità nuove, in rispetto alle disposizioni anti-covid.
Nessuno si salva da solo: anche Eisik ha avuto bisogno di uno sconosciuto per scoprire che ciò che cercava era più vicino a lui di quanto pensasse…

Buon inizio di anno pastorale.

don Eugenio

Per leggere e scaricare integralmente la lettera di novembre, potete cliccare QUI (il file è in formato PDF e pesa circa 3MB).

Lascia un commento