Ricordare è cosa del cuore
Ricordare è un’espressione che all’origine contiene al suo interno la parola “cuore”: ri-cordare è portare nel cuore nuovamente, riportare alla memoria. Così ogni volta in cui si celebra una ricorrenza (un compleanno, un anniversario, una data importante, …) è un’esperienza che ha a che fare con il nostro cuore: è qui che riaffiorano immagini, volti ed emozioni dentro di noi.
Per la nostra comunità parrocchiale celebrare il 60° anniversario è una sfida, ma anche un’opportunità: sfida perché la nostra Fede ci impone di non andare avanti guardando solo al passato (e al “si è sempre fatto così”); opportunità perché ciò che noi siamo oggi, è il risultato di scelte, di un cammino che si compone della storia di ciascuno di noi. Dove siamo proiettati? Con quale sguardo guardare la nostra storia per proiettarci a vivere il presente (e il futuro) secondo quanto ci chiede il Signore?
Oggi viviamo un rischio grande: vivere schiacciati dentro un “eterno presente” tra la memoria sbiadita del passato e un futuro che, essendo incerto, ci appare grigio e preoccupante. Ma se è vero che Dio è il Signore della storia, allora “perché temete?”. Mai come in questo periodo siamo chiamati a far tesoro del bene che abbiamo toccato con mano in questi anni e sperare con fiducia che, insieme all’aiuto del buon Dio, possiamo ancora costruire strade nuove.
Se avremo la forza (e il coraggio) di abbandonare le ceneri di ricordi passati che non sono più attuabili, potremo prendere con speranza le nuove sfide e le nuove strade che il Signore sta aprendo davanti a noi. La storia è, infatti, luogo in cui il Signore si manifesta concretamente e questa prospettiva può allargare il nostro cuore e il nostro orizzonte verso situazioni belle e interessanti, in cui ciascuno può mettersi in gioco con tutto se stesso. Domenica 10 ottobre il Papa ha aperto il cammino sinodale che coinvolgerà tutta la Chiesa italiana nei prossimi cinque anni (e anche la nostra Diocesi è chiamata ad un vero processo di discernimento e di scelte pastorali).
Abbiamo vissuto con gioia la festa della parrocchia a fine settembre, ci attende la beatificazione di Sandra Sabattini (24 ottobre) e il Vescovo Francesco sarà con noi il 29 ottobre alle ore 19.00 per celebrare l’Eucarestia in cui ricorderemo la posa della prima pietra della chiesa parrocchiale…
Possiamo guardare con fiducia queste strade nuove, sostenuti dallo Spirito Santo senza la paura di “sbagliare”; proviamoci con la gioia nel cuore di chi parte per un nuovo sentiero con la consapevolezza e l’esperienza di altri viaggi percorsi; proviamoci senza accontentarci di un “già visto” che da un lato rassicura, ma dall’altro appiattisce il desiderio di novità.
Possiamo fare nostre le parole di San Pio da Pietrelcina: “Tanto hai, quanto speri: spera molto, avrai molto”. Un buon cammino inizia sempre con un primo passo e nel desiderio di partire e preparare qualcosa di bello da condividere insieme: non è forse questo un segno di speranza che il Signore cammina con noi e ci precede?
don Eugenio
Per leggere e scaricare integralmente la lettera di ottobre, potete cliccare QUI (il file è in formato PDF e pesa circa 3MB).