Vivere nella gioia del Vangelo
La comunità di San Raffaele, insieme alle parrocchie della Zona pastorale, segue l’esortazione Gaudete et exsultate di papa Francesco, come traccia per l’anno 2018-19. In concreto, ci lasciamo guidare dal tema La gioia di essere cristiani, ispirandoci anche ai brani del Vangelo proposti durante le liturgie della domenica. Uno striscione appeso alla parete del tabernacolo (riprodotto a lato) riporta in alto lo slogan. Poi di mano in mano viene “scoperta” la sottolineatura di ciascun periodo, che per queste settimane è: Gesù ci insegna a vivere nella gioia del Vangelo.
Stiamo leggendo Luca, il vangelo della gioia per eccellenza. Potremmo ricordare brani letti di recente o che leggeremo a breve. Fermiamo l’attenzione su quello di oggi, domenica 17 febbraio, che presenta la gioia esplosiva delle beatitudini.
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Nei primi mesi dell’anno pastorale ci ha guidato Marco, in una sorta di preparazione alla gioia. Marco dice che per conoscere Gesù occorre stare, vivere realmente con Lui. Prima di ogni altra cosa, i discepoli sono invitati alla familiarità col Signore: “Li chiamò perché stessero con lui”.
Ciascun credente deve chiedersi quale sia il suo rapporto con Gesù, l’esperienza che ha di Lui, perché Lui vuole costituire un punto di riferimento personale per ciascuno. La scelta di Gesù impone la rinuncia alle proprie sicurezze e convinzioni. Il Vangelo è un rischio che non dispensa dallo scegliere. Dobbiamo metterci in discussione e verificare quanta e di quale consistenza sia la nostra adesione personale a Cristo, in alternativa alle proposte di tutti gli altri. Società, pensiero corrente, pigrizia di non voler cambiare, fatica di ragionare e di essere diversi dalle mode… ci pongono davanti soluzioni comode e facili. La conversione non è mai un risultato definitivo: ogni momento è necessario rinnovare la scelta dolce e impegnativa di aderire alla persona di Gesù.
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Solo così si entra nella dimensione della gioia, se ne fa esperienza, e si capiscono e si gustano parole che nessun altro è stato mai capace di dirci. Beati voi, poveri, perché vostro è il regno di Dio. Beati voi, che ora avete fame, perché sarete saziati. Beati voi, che ora piangete, perché riderete.
La gioia del Vangelo non è una gioia a buon mercato. Ma quando la si sperimenta, anche solo un pochino, si sente dentro l’animo – nel silenzio pensoso di chi ama – che è vera. È l’unica gioia vera capace di saziare la sete di infinito che sempre ci accompagna.
Per leggere e scaricare integralmente la lettera di febbraio, potete cliccare QUI (il file è in formato PDF e pesa circa 746KB).